(DOWNLOAD) "Contro la scuola" by Riccardo Prando # Book PDF Kindle ePub Free
eBook details
- Title: Contro la scuola
- Author : Riccardo Prando
- Release Date : January 24, 2017
- Genre: Education,Books,Professional & Technical,
- Pages : * pages
- Size : 838 KB
Description
«La scuola nasce dall'incontro tra due libertà che si guardano in faccia e si dicono: "Tu sei un bene per me". Senza quell'incontro e senza quelle libertà reciproci, l'aula diventa una prigione, il sapere è ridotto a corollario, il lavoro sprofonda (da una parte e dall'altra della cattedra) in una noia mortale. Viene meno la necessità , a volte l'urgenza, spesso la bellezza di crescere insieme, insegnante e studente, in una prospettiva comune che vada molto più in là del semplice piacere-dovere di apprendere o trasmettere conoscenze. È la gioia di crescere dando – o almeno cercando di dare – senso alla vita. Non c'è altro mestiere al mondo capace di offrire un orizzonte più alto, una prospettiva più vasta. Per tutto questo – e scusate se è poco – sono contro la scuola.
E qui parlo anzitutto di quella che conosco perché ci lavoro da oltre tre decenni caratterizzati dal passaggio epocale fra un tipo di insegnamento e formazione ancorato al "sapere" ad un altro che privilegia il "saper fare": è la scuola media inferiore o secondaria di primo grado. Senza dimenticare inevitabili incursioni alle elementari e alle superiori, è dunque delle "tre medie" che scrivo, la scuola statale del terzo millennio ridotta a carte da riempire, moduli da crocettare, tabelle da completare, schede da definire secondo i ritmi, i tempi, i modi tipici della catena di montaggio o, se preferite, della società di massa in cui l'individuo è ridotto a numero». (Riccardo Prando)
«Diceva Péguy che ogni crisi di civiltà è una crisi di insegnamento. E invece tutti coloro o quasi che hanno osservato questa crisi per cercare di capirla e domarla non hanno guardato lì, nell'insegnamento. Hanno guardato altrove: nelle banche, nelle aziende, nei vaticini quasi tutti sbagliati degli economisti, nelle prime pagine dei giornali sempre lontani dalla vita reale». (Dalla prefazione di Davide Rondoni)